DRAG RACE ITALIA, UNO SGUARDO LUCIDO SUL PROGRAMMA RIVOLUZIONARIO DELLA TV ITALIANA!

Drag Race Italia, rappresenta sicuramente un traguardo per la tv italiana, grazie all’impegno e alla determinazione di Dimitri Cocciuti, che e’ riuscito a farlo diventare realta’.

Ma se da un lato ne riconosciamo il valore socio culturale, in un Paese ancora bigotto e impreparato come il nostro , dall’altro lato dobbiamo riconoscerne gli sbagli fatti in questa prima edizione, che ne hanno decretato un successo non completo, deludendo le tante aspettative…

Lo sbaglio piu’ grande e’ stato quellodi non ascoltare la comunita’ GLBTQ+ Italiana , ma anzi fare tutto il contrario di quanto ci si aspettasse!

La comunita’ GLBTQ+ si e’ sentita in un certo qual modo “presa in giro” e assolutamente “non considerata”…per cui quella che doveva essere la forza trainante del programma ne e’ diventato il nemico numero 1!!

Le scelte del cast artistico sono state alquanto avventate e superficiali, se da un lato , mettere una Drag Queen,“sconosciuta” e non sempre idonea al ruolo affidato,che risponde al nome di “Priscilla” all’anagrafe Mario Gallo, al timone del programma, sarebbe potuto risultare “audace e intelligente”…dall’altro lato affiancarla a due personaggi assolutamente inadeguati per il ruolo di giudici, come Chiara Francini e Tommaso Zorzi, risulta essere stata una scelta azzardata e imperdonabile!

L’attrice e scrittrice Chiara Francini e’ risultata assolutamente al di fuori del contesto artistico del programma, una figura del quale si poteva tranquillamente fare a meno, mentre Tommaso Zorzi e’ risultato un personaggio dissonante e inadeguato, che ha abbassato il valore artistico di tutto il programma e di tutti i concorrenti, di questa prima edizione del Drag Race Italia!

Chi ha voluto fermamente Zorzi tra i volti del programma in veste di giudice, deve spiegarci con quali capacita’ e competenze un personaggio venuto fuori dalla tv spazzatura dei reality show, senza ne’ arte e ne parte e senza nessuna professionalita’ ne’ riconoscimento in campo artistico , puo’ diventare giudice di un programma come Drag Race Italia!!

A livello di format, la versione italiana risulta meno scorrevole e frizzante e a volte pesante e tragicomica di quella originale Americana…e si sarebbe potuto fare a meno del dopo programma che risulta di una noia mortale allucinante!

Se ci sara’ una seconda edizione del programma, ci auguriamo che chi di dovere tenga presente queste enormi falle e provveda, prima di decretare l’insuccesso totale della versione Italiana!

Il nostro suggerimento e’ quello di trovare il favore e l’appoggio di tutta la comunita’ GLBTQ+ , coinvolgendo locali gay, associazioni, media gay e chi rappresenta il mondo GLBTQ+ a livello sociale,culturale,ludico e istituzionale in Italia…perche’ senza questa forza, difficilmente puo’ raggiungere un consenso ampio e di successo di pubblico in termini di share!

Altro consiglio e’ quello di scegliere dei giudici adeguati e competenti in campo artistico con comprovata professionalita’ e riconoscimenti e una conduttrice di spessore e con esperienza in campo televisivo , che sappia essere autoironica al momento giusto e porti un po’ piu’ di verve al programma! Inoltre per rendere piu’ accattivante il programma ci vorrebbero 2 conduttrici al posto di una sola conduttrice e 4 giudici invece che 2!

Volete dei nomi? Eccoli…secondo il desiderio e la voce della comunita’ GLBTQ+ Italiana :

2 Conduttrici : I Karma B

4 Giudici : Cicciolina – Donatella Rettore – Maximo De Marco – Immanuel Casto.

I Karma B perche’ rappresentano la massima espressione dell’arte del trasformismo in Italia ed hanno il giusto equilibrio ironico e professionale per condurre un programma come Drag Race Italia…

Cicciolina perche’ e’ la massima espressione di liberta’ sessuale che caratterizza da sempre la comunita’ GLBTQ ed e’ un personaggio onirico e rappresentativo per la comunita’ GLBTQ+

Donatella Rettore perche’ e’ un icona gay intramontabile e un artista musicale di grande spessore artistico

Maximo De Marco e’ un icona gay e un attivista GLBTQ+ che rappresenta la ribellione artistica nel nostro Paese e a livello Internazionale, essendo stato il primo artista dichiaratamente gay ad essere stato censurato in Italia nel 2001 ed e’ uno degli Art Director del Mondo gay piu’ importanti a livello Internazionale.

Immanuel Casto rappresenta la trasgressione e l’avanguardia musicale in ambito gay

Un edizione di Drag Race Italia con un cast artistico cosi’ , decreterebbe un successo di pubblico sicuro e farebbe la felicita’ di tutta la comunita’ GLBTQ+ Italiana!