L’Omosessualita’ nell’Antica Roma e il ritrovamento gay a Pompei!

Nell’Antica Roma, l’omosessualita’ era una pratica ed una condizione assolutamente naturale, avere rapporti sessuali tra uomini era consentito ed era un atto di grande virilita’!

Con l’avvento del Cristianesimo, l’omosessualita’ venne bandita, perseguitata e condannata, essendo definita un atto abominevole e contro natura !

Questa normalita’ nei confronti dell’omosessualita’ nell’antichita’ e’ testimoniata da molteplici affreschi dell’epoca romana e scritti di poemi d’amore tra uomini, una delle scoperte piu’ plateali e’ quella avvenuta in questi ultimi anni a Pompei! Il ritrovamento di due figure umane abbracciate di cui si è sempre ritenuto, erroneamente, che si trattasse di un abbraccio fra due donne, invece, quello impresso nel calcio della Casa del Criptoportico di Pompei potrebbe essere stato l’ultimo atto d’affetto fra due omosessuali.

La rivelazione arriva dal Direttore Generale della Soprintendenza, Massimo Osanna che, durante un convegno, ha spiegato quali siano state le clamorose scoperte dovute all’esame dei calchi effettuato con la tomografia assiale computerizzata, la TAC, e con le analisi del Dna.

“Pompei non finisce mai di stupire. Si è sempre immaginato che fosse un abbraccio fra donne. Tac e Dna hanno rivelato, invece, che sono uomini”.

L’omosessualità nell’antichità classica era molto praticata, specialmente dalle classi più elevate. E, talora, vissuta (quasi) come un rito di passaggio. La testimonianza che arriva dalle ultimissime indagini scientifiche sui calchi pompeiani conferma, dunque, quanto già sappiamo sui costumi – anche quelli più intimi – degli antichi romani e degli antichi pompeiani.

Con molta probabilita’ dunque, i due uomini ritrovati abbracciati a Pompei, erano amanti…sorpresi dalla lava nella loro intimita’.

Nell’Antica Roma era consentito avere rapporti sessuali tra soldati e tra gladiatori, come espressione massima della loro mascolinita’…

 Augusto, primo imperatore, proibì ai soldati di sposarsi; tuttavia altri tipi di comportamenti sessuali erano loro concessi: rapporti con prostitute/i, rapporti con schiavi maschi, rapimenti di guerra e relazioni fra persone dello stesso sesso. Immaginate le lotte dei gladiatori le naumachie (combattimenti con navi), le tigri, i leoni e gli schiavi …tutti hanno lasciato un traccia indelebile nel Colosseo.

Nerone, l’ultimo imperatore romano della dinastia fondata da Augusto. Qualche storia sulla sua sessualità è stata tramandata da alcuni scrittori come Svetonio che ci racconta come Nerone era solito intraprendere relazioni con altri uomini. Ci narra di quando sposò il liberto Sporo trattandolo come una vera e propria moglie, oppure di quando assunse il ruolo passivo nella sua relazione con Doriforo.

Molti furono gli scrittori latini che scrissero sull’amore, come ad esempio: secondo Ovidio (43 a.C. – 17 d.C.) l’amore può suscitare per “un ragazzo o una ragazza” (aut puer aut… puella) e invece Lucrezio (94 – 55 a.C.) non vede differenze “fra un ragazzo e una ragazza” (sive puer… seu mulier).

Giulio Cesare fu un politico e comandante romano, famoso anche per la sua relazione con il re di Bitinia e per il quale venne soprannominato “Regina di Bitinia”. Altre storie dicono che quando vinse la guerra contro i Galli i soldati intonarono “Cesare avrà conquistato la Gallia, ma Nicomede ha conquistato Cesare” e fu anche noto come “il marito di tutte le mogli e la moglie di tutti i mariti”.